Black Reality
25 maggio 2013, di viacamilla
 

Cinismo, sarcasmo, sberleffo spesso sono usati dal teatro come strumenti per decifrare la realtà, anche le più dolorose e inquietanti: è il caso del Black Reality ciclo di spettacoli dedicato all’immigrazione e inventato da Gianluca Riggi e Valerio Gatto Bonanni, che con “L’attesa” giunge alla sua seconda edizione. L’ispirazione iniziale di Riggi e Gatto Bonanni è arrivata dal reality show televisivo, trasformato in qualcosa di teatrale senza farsi fagocitare dal mezzo, e focalizzato sull’immigrazione. Per dare carne e sangue a questa idea hanno scelto di portare sul palcoscenico un gruppo di immigrati, con cui hanno dato vita a un laboratorio teatrale, dove spunti e testi preesistenti potessero liberamente espandersi in una scrittura scenica creata sul vissuto. Così Black Reality porta in scena una decina di migranti che si contendono la cittadinanza italiana di fronte a un pubblico voyerista e partecipe: la prima edizione del 2012 era dedicata al viaggio, per molti immigrati un’odissea, mentre questa seconda ha come tema L’attesa. Per il migrante è la condizione straniante di chi sempre aspetta: un permesso di soggiorno, un lavoro, un tetto, un foglio di via, una banalissima telefonata o il temutissimo rimpatrio coatto. Un’incertezza generatrice di quello che possiamo definire non solo un pensiero debole, ma di un pensiero corto, di vite dipendenti da quel che accade o potrebbe accadere, dove memoria, desiderio, futuro, perdono significato.

Un reality condotto con humour nero, con l’obiettivo di scrostare la realtà dai luoghi comuni, metterli alla berlina anche attraverso i mezzi della satira e dell’avanspettacolo, irridere senza troppi complimenti la pretesa di tanti spettatori di sentirsi con la coscienza a posto, invitare il pubblico a pensare. D’altra parte questo spettacolo che tanto ambisce a essere politicamente scorretto, grazie al suo laboratorio teatrale, all’impegno e alla disciplina delle prove, alle repliche in calendario rischia di diventare già di per sé una alternativa all’attesa.