De Rossi: Italia, basta rodersi: con la Francia sarà Derby
15 giugno 2008, di Redazione Trova-Roma.com
 

OBERWALTERSDORF (AUSTRIA), 15 giugno - Più un derby che un’altra finale. Daniele De Rossi vede così l’ennesima puntata di Italia-Francia, quella in programma martedì a Zurigo. «Possiamo considerare la partita con la Francia non tanto come la finale di due anni fa ma come una sorta di derby - dice il romanista - visto che li stiamo incontrando spesso da un paio d’anni a questa parte».

DOBBIAMO VINCERE - Partita da vincere e basta, senza stare con l’orecchio a sentire costa accade tra Olanda e Romania. «Non facciamo calcoli - avverte De Rossi – non voglio vedere l’Olanda che non perde con la Romania e noi che non riusciamo a battere la Francia».

IL GRUPPO SARÀ DECISIVO - Ma quale può essere il giocatore decisivo? «Non ne individuo qualcuno, potrebbero servire le giocate dei singoli ma io punto sempre sul gruppo, che è stato vincente già al Mondiale».

PER QUEST’ANNO BASTA «ROSICARE» - «Quest’anno ho rosicato già abbastanza, speriamo sia finito il tempo dei rosicamenti. Mi roderebbe vincere e veder vincere la Romania. Ma forse ancor di più vedere che l’Olanda non dà il via libera ai romeni, ma che noi non riusciamo a battere la Francia», ha detto il romanista, rievocando il termine usato a fine campionato, quando indicò con il vocabolo romano la rabbia per lo scudetto conquistato dall’Inter.

SULLA ROMA - «Il mio 10 con l’Italia rappresenta un passaggio di consegne con Totti solo dal punto di vista mediatico. Del resto quella maglia alla Roma verrà ritirata quando il capitano dirà basta, ed io continuerò ad avere la numero 16». Ne è sicuro De Rossi, il capitano del futuro della Roma. Intanto il presente giallorosso racconta di uno Spalletti corteggiato dal Chelsea e che chiede chiarezza a una società ancora vaga sui programmi futuri, anche perchè a rischio cessione: «Per un po’ - ha ricordato De Rossi - non abbiamo avuto la certezza su chi sarebbe stato l’allenatore e quale sarebbe stata la società. Spalletti? Spero che resti».

CHIELLINI OTTIMISTA - Testa alla Francia, e basta. Con fiducia. Giorgio Chiellini non vuole farsi distrarre da quello che può accadere in Olanda-Romania, anche perchè lui non ha molti dubbi sull’impegno che ci metteranno gli olandesi. «Sono ottimista per la qualificazione e ho buone sensazioni per Olanda-Romania, perchè sono sicuro che van Basten farà giocare parecchie seconde linee che avranno voglia di far bene e vincere per mettersi in mostra. Ci fossi io in una situazione del genere non ci starei a fare una figuraccia».

PENSIAMO SOLO ALLA FRANCIA - «Non dobbiamo commettere l’errore di pensare a Olanda-Romania, pensiamo solo alla Francia, una squadra forte. Affrontarla sarà difficile, ha tanti buoni attaccanti ma secondo me il più pericoloso è Ribery».

IN ITALIA OTTIMI ARBITRI - Il difensore azzurro spezza anche una lancia in favore dei nostri direttori di gara alla luce di quello che si sta vedendo agli Europei. «Puo capitare che sbaglino - dice Chiellini - in Italia si vogliono chiamare gli arbitri stranieri, invece qui Rosetti ha diretto bene finora, teniamoci i nostri quindi. Sul gol annullato a Toni, però, ha sbagliato il guardalinee».

BUFFON: GLI ITALIANI CI RINGRAZIERANNO - Chiude il portierone azzurro: «Ho chiesto scusa agli italiani, e non me ne vergogno. Anche perchè sono sicuro che alla fine saranno loro a ringraziarci». Le certezze di Gianluigi Buffon danno fiducia agli azzurri in vista della sfida con la Francia. «Siamo ancora qui, questo europeo è ancora aperto per noi: e mi piacerebbe tanto ritrovare l’Olanda in semifinale».

ARBITRA MICHEL? BENE - Il numero uno degli azzurri plaude alla designazione arbitrale: «La scelta di Lubos Michel per Italia-Francia è per noi una certezza in più. Nessuno poteva pensare che sarebbe stata una gara da ultima spiaggia, prima dell’Europeo era la partita di cartello del girone. Ma a maggior ragione in questa situazione è giusto che ci sia un arbitro bravo come lui».

BATTERE LA FRANCIA PER STARE TRANQUILLI - «Dobbiamo pensare a concentrarci senza fare troppi calcoli- dice il portierone azzurro- anche perchè battere la Francia ci farebbe stare in pace con la nostra coscienza. Infatti, se non passeremo ai quarti nonostante i quattro punti vorrà dire che non era destino».