E’ stato un duro faccia a faccia televisivo negli studi di “Ballarò”, condotto da Giovanni Floris, quello tra i candidati a sindaco di Roma Francesco Rutelli (Pd) e Gianni Alemanno (Pdl) in vista del ballottaggio per le elezioni comunali di domenica e lunedì prossimi. Un confronto particolarmente serrato in cui si è discusso sul tema della sicurezza, della questione Alitalia, ma anche il ruolo della Lega nei confronti della Capitale, l’emergenza casa e la corruzione.

Secondo il candidato della coalizione del centrodestra per “mettere le ali” a Roma è necessario un cambiamento dopo oltre 15 anni ininterrotti di governo di centrosinistra. Secondo Rutelli, invece, la città capitolina è cresciuta e può ancora crescere.

Reciproche accuse sono piovute quando si è toccato il tema della sicurezza. “Da quindici anni, Roma è avvolta nel degrado” ha accusato Alemanno, sottolineando che la Capitale è una “città in pericolo”. Immediata la risposta di Rutelli che ha scaricato le colpe sul passato governo Berlusconi, sottolineando come siano "stati loro che hanno abolito il visto di tutti i cittadini romeni". Subito la controreplica del candidato del Pdl che ha tuonato contro il governo Prodi, reo di aver “aggravato i problemi". Rutelli ha lanciato un appello affinché i due schieramenti insieme ed ’’uniti’’ affrontino l’emergenza sicurezza.

Inevitabile lo scontro su anche sulla compagnia di bandiera aerea Alitalia. “A chi la volete dare Alitalia? Ai russi? Dove sta la cordata alternativa ad Air France?” si è interrogato Rutelli. La risposta di Alemanno: "Faremo la cordata italiana appena il governo nazionale sarà insediato". Per quanto concerne le tasse, Rutelli ha annunciato riduzioni "della spesa e degli sprechi", sconti e vantaggi fiscali per associazioni di strada e parrocchie. Alemanno, invece, ha citato l’attuale deficit finanziario di Roma, dichiarando: “Vogliamo realizzare il federalismo fiscale, che alla capitale conviene".