Giornate Europee del Patrimonio: BENI IMMATERIALI IN RASSEGNA AL MUSEO NAZIONALE DELLE ARTI E TRADIZIONI POPOLARI 20 settembre 2007, di Redazione Trova-Roma.com
Roma 30 settembre 2007
Giornate Europee del Patrimonio
In occasione della ratifica della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale il Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari propone un percorso visivo sul tema della festa
BENI IMMATERIALI IN RASSEGNA
Umbria - Campania - Sicilia - Basilicata - Abruzzo - Molise
ore 11.00
RICORDI IN BIANCO E NERO: I CERI 1924-1938 (1995 - 36�)
Regia: Daniele Morini; Testi: Gianluca Sannipoli; Fotografia: Paolo Tosti, Daniele Fava; Voce narrante: Gianluca Sannipoli; Riprese: Luigi Picciolini, Andrea De Agazio; Produttore esecutivo: Pietro Braschi; Consulenza storica: Adolfo Barbi, Ettore A. Sannipoli, Fabrizio Cece, Piero Luigi Menichetti; Produzione: Media Video.
Immagini d�epoca della festa dei Ceri si alternano con i ricordi dei protagonisti. Da 800 anni, il 15 maggio, Gubbio festeggia Sant�Ubaldo, divenuto patrono della città nel 1192, per disposizione di Papa Celestino III. I ceri sono costruiti in legno e raggiungono un�altezza di 5 metri e un peso di 5 quintali circa. Sono costituiti da due elementi a sezione ottagonale, uniti da una trave, sulla cui sommità sono poste le statue di Sant�Ubaldo (per la corporazione dei muratori), Sant�Antonio (per quella dei contadini), San Giorgio (per quella dei commercianti e degli artigiani). Trasportati sulle barelle sorrette dai ceraioli i ceri percorrono velocemente le strade cittadine. Il cero di Sant�Ubaldo precede quelli di San Giorgio e di Sant�Antonio. Il mattino ha luogo la presentazione dei ceri e alle sei di sera il sindaco di Gubbio, sventolando la mappa, avvia la corsa, con tre giri (birate) che i ceri compiono attorno al gonfalone posto al centro della Piazza Grande. I ceraioli trasportano infine i ceri per la ripida salita che da Porta Sant�Ubaldo conduce alla cima del Monte Ingino, dove si trova la basilica del Santo.
ore 11.45
LA BALLATA DEI GIGLI DI NOLA (2002 - 53�)
Di Andrea Palladino e Giacomo Giri; Consulenza: Felice Ceparano.
Secondo la tradizione la festa dei Gigli rievoca la liberazione dei cittadini nolani presi in ostaggio dai barbari nel V secolo, avvenuta per intervento del vescovo San Paolino. I Gigli di Nola sono 8 e hanno i nomi delle antiche corporazioni di arti e mestieri: Ortolano, Salumiere, Bettoliere, Panettiere, Beccaio, Calzolaio, Fabbro e Sarto. Oltre ai Gigli vi è la Barca, simbolo del ritorno di San Paolino dall�Africa. Il Giglio è un obelisco in legno (d�abete, pioppo o castagno) alto circa 25 metri, per un peso di circa 20 quintali. Intorno all�asse, detta borda, vengono montati i 6 pezzi che formano l�intero Giglio; completano la struttura assi in legno infilate perpendicolarmente: fisse, le varre, e sfilabili, i varretielli. Il Giglio spogliato viene rivestito di cartapesta nelle botteghe nolane: Tudisco, NAL, Scotti e Vecchione. La manifestazione si svolge a Nola, in provincia di Napoli, la prima domenica successiva al 22 giugno. Dopo la sfilata dei gigli, a mezzanotte, i nuovi Maestri di Festa, designati per l�anno successivo, si impegnano a costruire i nuovi Gigli e scelgono il Capo Paranza. La Paranza è un gruppo di oltre 200 persone che, disposte sui 4 lati in file parallele, sollevano il Giglio a spalla, a rotazione di 150.
ore 16.00
SAN PAOLO A PALAZZOLO ACREIDE: VIAGGIO TRA FEDE E TRADIZIONE (1995 - 25�)
Realizzazione: Marco Mensa, Francesco Sole; Testo: Elisa Mereghetti
La festa di San Paolo Apostolo a Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa ha le sue radici nel mondo contadino: il serpente, il pane, la lavanda, sono i simboli che caratterizzano la devozione popolare al santo. La partecipazione della comunità al rito si manifesta con particolare intensità in occasione dell�uscita della statua di San Paolo il 29 giugno. Vengono presentate delle immagini di repertorio che testimoniano lo svolgimento, per una settimana, della festa di San Paolo negli anni passati, caratterizzata da un�importante fiera del bestiame nota in tutta la Sicilia, durante la quale venivano offerti al santo buoi e altri animali domestici per grazia ricevuta.
ore 16.30
...... E SANTI ROCCO EVVIVA! (2002- 42�)
Di Fabrizio Caltagirone
Il 15 e 16 agosto si svolge a Tolve, in provincia di Potenza, la festa del patrono San Rocco. Il culto del santo è molto vivo e per l�occasione i tolvesi organizzano una grande festa, che richiama pellegrini da una vasta area della Basilicata. le celebrazioni culminano in una processione in cui la statua del santo, addobbata con il tesoro del santuario, viene portata per il paese. La festa viene riproposta con modalità analoghe alla metà di settembre.
ore 17.30
LA CAVALCATA DI SAN GIUSEPPE (2003 - 20�)
Di Giuseppe Tumino
La cavalcata di San Giuseppe, festa antichissima già presente nella Sicilia dell�Ottocento, si svolge nella cittadina di Scicli e fa rivivere la fuga in Egitto di Gesù bambino e della Sacra famiglia. Le statue di San Giuseppe e del Bambinello vengono portate in processione su cavalli addobbati con speciali strutture, le bardature, realizzate con iuta e fiori.
ore 18.00
IL BUE DI SAN ZOPITO. LE VOCI DELLA FESTA (2003 - 46�)
Di Gianfranco Spitilli e Marco Chiarini
Il lunedì di Pentecoste del 1711, nelle campagne di Loreto Aprutino, in Abruzzo, un bue si inginocchiò al passaggio delle reliquie di San Zopito Martire. Questo narra la tradizione orale. Da quel giorno, ogni anno, la gente di Loreto addestra un bue bianco e lo porta in processione per le strade del paese, davanti alle chiese, in piazza; ne cura i complicati decori e ne tutela la pulizia e la salute. E i giorni della festa esso diventa emblema di tutta la comunità, della sua storia e in misura diversa ma non meno essenziale, del suo stesso presente. L�elemento più caratteristico e significativo è la genuflessione del bue nel percorso processionale. L�articolazione del rituale è raccontata a partire dalle interviste, che costituiscono l�intima struttura della ricerca e del documentario, evidenziando la percezione locale del cerimoniale e la complessa articolazione simbolica che sottende alla preparazione dell�animale all�evento festivo.
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Nel corso della giornata saranno proiettate a ciclo continuo immagini di feste tratte dal Progetto di Ricerca sui Beni Immateriali del Molise, avviato nel 2005 dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Molise e dal Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari.
VIAGGIO IN MOLISE 2005-2007
UN PERCORSO FOTOGRAFICO
DAL VOLO DELL�ANGELO DI VASTOGIRARDI
AL PIZZICANTO� DI CASTELLINO DEL BIFERNO
Di Emilia De Simoni e Donato D�Alessandro
ESTATE
VASTOGIRARDI: MADONNA DELLE GRAZIE, VOLO DELL�ANGELO
JELSI: SANT�ANNA, FESTA DEL GRANO
SCAPOLI: FESTIVAL DELLA ZAMPOGNA
TERMOLI: FESTA DI SAN BASSO
TUFARA: FESTA DEL BEATO GIOVANNI EREMITA
PIETRACATELLA: FESTA DI SAN GIOVANNI BATTISTA
AUTUNNO
RICCIA: MADONNA DEL ROSARIO, FESTA DELL�UVA
ISERNIA: FESTA DEI SANTI COSMA E DAMIANO
GAMBATESA: MADONNA DEL ROSARIO, FESTA DELL�UVA
GUARDIAREGIA: FESTA DI SAN NICOLA
INVERNO
AGNONE: IMMACOLATA, �NDOCCIATA
ORATINO: VIGILIA DI NATALE, FAGLIA
SEPINO: FESTA DI SANTA CRISTINA
ACQUAVIVA D�ISERNIA: SANT�ANASTASIO, FOCATA D�INVERNO
COLLE D�ANCHISE: FESTA DEL MAIALE
SAN MARTINO IN PENSILIS: FESTA DI SAN BIAGIO
BAGNOLI DEL TRIGNO: CARNEVALE, CORTEO DEI MESI
CASTELNUOVO AL VOLTURNO: CARNEVALE, L�UOMO CERVO
TUFARA: CARNEVALE, IL DIAVOLO
SANTA CROCE DI MAGLIANO: QUARESIMA, QUARANTANA
CASACALENDA: FESTA DI SAN GIUSEPPE, TAVOLE
SANTA CROCE DI MAGLIANO: FESTA DI SAN GIUSEPPE, MARAUASCE
TERMOLI: FESTA DI SAN GIUSEPPE, VETARE
VENAFRO: FESTA DI SAN GIUSEPPE, FAVOR
PRIMAVERA
ISERNIA: VENERDI SANTO
SAN MARTINO IN PENSILIS: SAN LEO, CARRESE
FOSSALTO: PAGLIARA MAJE MAJE
LARINO: SAN PARDO, CARRESE
CAMPOBASSO: MADONNA DEL MONTE, INFIORATA
CAMPOBASSO: CORPUS DOMINI, MISTERI
CASTELLINO DEL BIFERNO: SANT�ANTONIO DA PADOVA, PIZZICANTÒ
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30 settembre 2007
ore 11.00-13.00 e 16.00-19.00
Museo Nazionale delle Arti e Tradizioni Popolari
Piazza Marconi 8 - 00144 Roma EUR
tel 06/5910709-5926148 - fax 06/5911848
popolari@arti.beniculturali.it
di Emilia De Simoni |