La Fontana di Trevi
5 agosto 2011, di camilla
 

La Fontana di Trevi è la fontana più grande di tutta Roma nonché la fontana più famosa di tutto il mondo. Risale al settecento ed è stata progettata da Nicola Slavi. La sua storia è davvero turbolenta ed i lavori di realizzazione sono durati oltre 30 anni.

La storia dei progetti per la Fontana di Trevi

L’acquedotto, la cui costruzione risale ai tempi di Augusto, venne inizialmente utilizzato per portare l’acqua sia alle terme che al Pantheon. Lo stesso acquedotto si è mantenuto inalterato negli anni sino ad arrivare al medioevo. Vennero effettuati soprattutto nell’VIII secolo vari restauri che trasformarono l’acquedotto consentendo l’arrivo dell’acqua anche in altre zone della città. La zona principale in cui l’acquedotto venne fatto arrivare si chiamava a quel tempo Trebium e il punto culminante del condotto era posizionato sul lato orientale del Quirinale vicino ad un trivio o Treio, da qui probabilmente prende il nome la fontana. Al centro di questo trivio si decise di realizzare una fontana realizzata da tre bocche che versavano acqua in altrettante vasche.

Nel 1453 però papa Niccolò V chiese a Leon Battista Alberti di eliminare questa fontana e di sostituirla con un’unica vasca rettangolare appoggiata ad una parete restaurando i vecchi mascheroni. Si trattava di un’opera di restauro importante che però ancora non rendeva questa piazza particolarmente bella. Nel 1640 Urbano VIII chiese allora una totale trasformazione della piazza e della fontana. Il progetto venne affidato al grande Gian Lorenzo Bernini.

Gian Lorenzo Bernini rende come prima cosa la piazza molto più ampia distruggendo alcune casupole inutilizzate. Ribalta poi la fontana rivolgendola verso il Quirinale. Il progetto iniziale del Bernini prevedeva la realizzazione di due grandi vasche di forma semicircolare posizionate concentriche l’una all’altra e al centro un piedistallo per la statua della Vergine Trivia. Purtroppo però i fondi per la realizzazione della fontana si esaurirono prima del previsto e il cantiere venne bloccato. Il progetto di Bernini venne del tutto abbandonato alla morte di papa Urbano VIII e il Bernini fu costretto a prolungare l’acquedotto fino a Piazza Navona dove il Borromini, suo grande rivale a quel tempo, avrebbe potuto realizzare una nuova fontana di più grandi dimensioni.

Sessanta anni più tardi il problema della fontana di Trevi venne nuovamente posto, questa volta da Clemente XI. I progetti presentati però non ebbero alcun tipo di seguito. La decisione di creare una nuova fontana venne nuovamente abbandonata del tutto con Innocenzo XIII. La sua famiglia infatti decise di acquistare i palazzi interno a Trevi e non aveva alcuna intensione di mettere in pericolo le sue proprietà con altri lavori di scavo. Con Benedetto XIII si arrivò solo alla realizzazione di una statua da posizionare sul vecchio piedistallo del Bernini. Si tratta della statua Madonna con Bambino realizzata da Paolo Benaglia, statua però che niente ha a che vedere con il progetto originario che il Bernini aveva intenzione di realizzare. Questa statua comunque non è arrivata sino ai nostri giorni.

Sarà solo con Clemente XII, a partire dal 1731, che finalmente si decide di completare questa zona della città. Clemente XII decide di bandire un vero e proprio concorso per la realizzazione della fontana. Molti furono i progetti scartati ma ecco finalmente che il progetto perfetto si para dinanzi ai suoi occhi. Si tratta del progetto di Nicola Salvi che prevede di riprendere le redini del progetto iniziale del Bernini secondo il quale la fontana avrebbe dovuto raccontare la storia dell’Acqua Vergine.

La Fontana di Trevi realizzata da Salvi

I lavori di costruzione della nuova fontana di Trevi ebbero inizio nel 1732. La fontana venne inaugurata nel 1735 anche se i lavori non erano ancora terminati. I lavori subirono anzi dei forti rallentamenti e la fontana fu pronta solo nel 1742. Proprio perché ci volle così tanto tempo purtroppo né Salvi né Giovanni Battista Maini, la mano vera e propria della realizzazione, riuscirono a vedere la conclusione del lavori. Salvi morì infatti nel 1751 e Maini nel 1752. Proprio in questi anni morì anche Clemente XII.

Purtroppo anche il papa successivo, Benedetto XIV, non vide la fine dei lavori perché morì prematuramente e spettò quindi a Clemente XIII scegliere i successori per il progetto. L’opera fu portata a termine da Giuseppe Pannini e fu finalmente mostrata ai cittadini romani nel 1762.

Le scenografia della Fontana di Trevi

Il protagonista indiscusso della Fontana di Trevi è il mare con le scogliere e le onde che lo caratterizzano. La statua di Oceano si erge maestosa nel centro della fontana alla guida di un cocchio a forma di conchiglia. Il cocchio è guidato da due cavalli, un cavallo agitato e un cavallo placido ossia i due stati d’animo del mare, e da due tritoni. Questa statua è posta sotto una nicchia delimitata da colonne.

Nelle zona laterale a destra di Oceano troviamo la statua della salubrità mentre nella zona laterale a sinistra di Oceano troviamo la statua dell’Abbondanza. Anche queste due statue sono posizionate sotto a due nicchie di più piccole dimensioni anch’esse delimitate da colonne.

Nelle zone laterali sopra alle nicchie sono disposti anche due pannelli a bassorilievo. Su un pannello troviamo Agrippa che approva la realizzazione dell’acquedotto dell’Acqua Virgo e su un altro bassorilievo troviamo invece la vergine che, come vuole la leggenda, mostra le sorgenti d’acqua ai soldati.

Le colonne delle nicchie sorreggono una zona superiore in cui si trovano altre quattro statue di dimensioni più piccole ossia l’Abbondanza della Frutta, la Fertilità dei Campi, la Ricchezza dell’Autunno e l’Amenità dei Giardini. Tra le quattro statue si trova anche il simbolo della famiglia di papa Clemente XII.

L’acqua della fontana di Trevi sgorga direttamente dalle rocce passando sotto al carro di Oceano.

La fontana di Trevi e il cinema

Sono molte le pellicole cinematografiche che hanno visto la comparsa della fontana di Trevi. Tra queste dobbiamo sicuramente ricordare "Tre soldi nella fontana" di Jean Negulesco, "La dolce vita" di Federico Fellini, "Tototruffa 62" di Camillo Mastrocinque.

La tradizione

La tradizione vuole che si lanci una moneta nella fontana di Trevi. Questo gesto propiziatorio dovrebbe infatti favorire il ritorno in città ed essere di buon augurio per il futuro. La fontana di Trevi è infatti colma di monetine lanciate dai turisti.

Come raggiungere la fontana di Trevi

Per raggiungere la fontana di Trevi si consiglia di prendere la linea A della metropolitana e scendere alla stazione Fontana di Trevi.

La fontana di Trevi su Roma Socialtripper