E’ stata la partita della fuga che, complice una Juve sfortunata ma comunque perdente contro l’Udinese, è comunque iniziata ed è certo che gliuomini di Spalletti cercheranno di prolungarla il più possibile... magari fino all’ultima giornata.

Le partite per la Roma sono state in realtà due: la prima, nel primo tempo, fatta soprattutto dalla Reggina, capace di spezzare regolarmente il gioco giallorosso (complici le numerose imprecisioni dei giallorossi in fase di costruzione) in cui le capacità difensive di Juan, al suo debutto dall’inizio in giallorosso, hanno annichilito ogni altra prestazione in campo. La seconda partita, dominata dalla Roma e illuminata dal solito Juan, stavolta in attacco. Su calcio di Punizione del Capitano, il difensore brasiliano si fa trovare pronto alla deviazione e infila Campagnolo con un colpo di tacco. Qualcosa di simile finora era riuscito solo a Mancini nel famoso derby di qualche anno fa, quel colpo di tacco fu la consacrazione per Amantino, per Juan è solo il biglietto da visita.

Il resto del primo tempo è solo dominio giallorosso: Perrotta si mangia 2 gol fatti (uno clamoroso a porta vuota su assist perfetto di Giuly che si porta dietro un difensore e il portiere), Giuly subise un fallo da rigore (non concesso) e alla fine Totti sigla il definitivo 2-0 (bell’assist di Cicinho e ancor più bello il velo di Aquilani).

I nuovi brasiliani quindi subito decisivi per questa Roma che, secondo il capitano, quest’anno non deve precludersi nulla. E’ più che possibile che abbia ragione.