La crisi economica vista dagli occhi dell’imprenditore Brunello Cucinelli
11 settembre 2009, di R. Landi
 

Fine settimana romano per Brunello Cucinelli che venerdì 11 settembre ha inaugurato la prima boutique monomarca nella città eterna, in via Borgognona 33.

Durante la conferenza stampa, l’imprenditore ha espresso il convincimento che l’attuale crisi economica possa divenire «un’opportunità storica per ripensare al luogo ideale dell’uomo». È la voce di un imprenditore, che concretamente, ha portato l’azienda di Solomeo a chiudere il biennio 2008-2009 con circa il 30% di incremento e con un giro di affari di oltre 159 milioni di euro.

«Il quadro storico dei nostri giorni, dove il mondo conosciuto coincide ormai con quello reale, dove la chimica ha sostituito la fisica e la tecnologia ha sostituito l’artigianato, è diverso profondamente da quello antico; tuttavia le difficoltà e le incertezze di oggi gettano sul futuro ombre non meno dense di quelle che agitarono il mondo ai tempi di Marco Aurelio. In tale contesto la Storia ha chiamato a guida dell’America Barak Obama. Il suo destino e la sua viva testimonianza hanno suscitato in me una forte emozione ed un’ammirazione che fino ad oggi avevo provato soltanto dinanzi alla grande figura di Marco Aurelio».

«La ripresa economica e morale passa attraverso il nuovo apprezzamento dei valori dell’uomo, dove il lavoro, finalizzato al bene comune, trascende e sublima la materia. Fiducioso in tale idea, vorrei che si inaugurasse, qui ed ora, una nuova epoca sotto il profilo economico e filosofico, un’epoca nella quale l’impresa e la cultura vivessero un orizzonte nuovo di speranza. Vorrei parlare di come, proprio adesso sia possibile, e quindi doveroso, un risorgere economico, morale, civile» - Commenta Brunello Cucinelli -

Questa filosofia dell’uomo, prima ancora che dell’impresa, porta ad un dialogo tra Cucinelli e gli oltre 500 collaboratori della sua azienda, per riflettere su due grandi uomini, uno dei nostri tempi ed uno del passato, scelti come simboli classici dei valori umani: da un lato il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America, Barak Obama, dall’altro Marco Aurelio, l’imperatore che fu responsabile dei destini di tutto il mondo allora conosciuto. Tra loro, come in un sogno ideale, Brunello Cucinelli immagina un dialogo di virtù, forza, e filosofia, sogno del quale ha parlato agli oltre 500 tra donne ed uomini che ogni giorno lavorano con lui fianco a fianco.

La parola rivolta da Brunello Cucinelli ai suoi collaboratori dura da anni, antica e sempre nuova, sul tema dei valori umani e della filosofia, e oggi trova in Barak Obama lo specchio di un uomo portatore di valori non materiali, senza tempo, un uomo nelle cui parole avvertiamo l’eco di una classicità che come un ponte immenso attraversa la storia e conduce fino al pensiero dell’imperatore filosofo Marco Aurelio. La dimensione del tempo non esiste più, tutto è possibile nel sogno: «Tra questi due uomini mi piace immaginare, come in una visione di speranza, qualcosa di simile ad un dialogo, virtuale per la storia, ma concreto e tangibile per il futuro del mondo». Ecco il tenore del loro dialogo: necessità dell’azione, inesauribilità della forza vitale, fede nelle cose grandi, libertà dalle cose meschine, giusto rapporto con i beni materiali, fratellanza, obiettività del giudizio, disponibilità ad ascoltare e a cambiare. Come dire: Anima Mundi.