"Natale a Capracotta": parenti serpenti con lieto fine
16 dicembre 2011, di Daniele Sforza
 

La magia del Natale si traduce così: vetrine addobbate, presepi nelle chiese, mercatini e bancarelle nelle principali piazze della città, sorrisi e la gioia di ritrovarsi tutti insieme attorno a una tavola imbandita. Semplice, no?

E invece il Natale, a volte, rivela spietatamente l’altra faccia della medaglia: solitudine, malinconia, ritrovi familiari pieni di rancori e repressioni. E’ questo che mise in luce Mario Monicelli con il suo "Parenti serpenti". Anche "Natale in casa Cupiello", d’altronde, rivelava tutto quello che c’era sotto la superficie di una famiglia piccolo-borghese. Perché dietro gli addobbi e le luci natalizie si nasconde sempre qualcosa di inespresso, soprattutto quando di mezzo c’è la famiglia.

"Natale a Capracotta", di Francesca Nunzi, mette in scena proprio l’altra faccia della medaglia della festività natalizia, senza però trascurare che il Natale è il momento migliore perché i piccoli miracoli accadano.

Betta è vedova da qualche anno e per Natale attende direttamente da New York suo figlio, la nuora e il nipotino che non ha mai visto. Ma all’ultimo momento la riunione familiare è rimandata a Ferragosto, poiché il figlio avvisa la madre che non riescono ad affrontare il viaggio. Betta si prepara dunque ad affrontare un Natale in solitudine, ma le cose cambiano quando a casa arrivano le sue due sorelle: Sandrina, che ha dedicato tutta la sua vita alla carriera d’attrice a discapito dei sentimenti, e Raffaella, che un marito ce l’ha, ma è affetta anche da disturbi maniacali. Emergeranno così tutte le incomprensioni familiari, così come le frustrazioni e le voglie represse, ma il lieto fine è alle porte: dopotutto siamo a Natale.

Con ironia garbata e intelligente, "Natale a Capracotta" si rivela lo spettacolo ideale da vedere nel periodo della festività, per passare un po’ di tempo in maniera molto piacevole e per riconciliarsi con questa festa dalle due facce, con le persone a cui vogliamo bene e, infine, con noi stessi.

- Titolo: "Natale a Capracotta"
- In programmazione: al Teatro de’ Servi, fino al 1° gennaio 2012; da martedì a venerdì alle ore 21; sabato alle 17.30 e alle 21; domenica alle 17.30; lunedì riposo
- Acquisto biglietti: online su atrapalo.it