"Shakespeare a parte!": perché in fondo la vita è tutto un teatro
19 dicembre 2011, di Daniele Sforza
 

William Shakespeare, il Grande Bardo, figura leggendaria del teatro, sulla quale alcune voci negano perfino l’esistenza. Drammi e commedie, amori e tradimenti, duelli e riti magici: il teatro shakespeariano ha toccato tutte le punte dell’animo umano e lo ha sempre fatto con un tocco universale, attuale ancora oggi. Quando si indagano le pulsioni dell’animo umano, in fondo, non c’è contesto storico che tenga: uomini e donne rimangono sempre se stessi nel corso del tempo, ed è per questo che la vita confluisce nel teatro di Shakespeare, e a sua volta il teatro di Shakespeare confluisce nella vita.

"Romeo e Giulietta", "Amleto", "La Tempesta", "Il Mercante di Venezia", "Sogno di una notte di mezza estate"... La maggior parte di voi avranno letto queste opere, o se non l’hanno fatto ne avranno comunque sentito parlare, o visto le trasposizioni cinematografiche e teatrali. Quelle sopra citate sono solo 5 tra i 37 testi teatrali di Shakespeare che ci sono giunti, tutte di registro diverso, con personaggi ormai entrati nella storia del teatro e non solo.

E poiché di Shakespeare non ci si stanca mai, dopo le innumerevoli rivisitazioni (anche ambientate ai giorni nostri), sui grandi miti capita di giocarci, di rielaborarli, di vederli sotto un’altra ottica, addirittura di parodizzarli: accade quando un autore costruisce un mondo contraddistinto dalla leggenda e attorniato da un’aura di eternità. Shakespeare, in fondo, è un albero sempreverde, e probabilmente a questo ha pensato Francesca Draghetti, autrice e regista dello spettacolo "Shakespeare a parte!", in scena al Teatro Arcobaleno dal 27 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012. Ogni giorno uno spettacolo diverso, in cui una guest star a sorpresa parteciperà al gioco di recitare e rielaborare le pagine shakespeariane più e meno famose.

La passione per il Grande Bardo trasuda di teatralità e di divertimento, di amore e piacere; il pubblico percepirà il gusto straordinariamente inedito di ascoltare Shakespeare e di vederlo condito con diverse salse recitative e declamatorie: il già visto e il già sentito si trasformeranno in un qualcosa di unico, nuovo e per questo imperdibile.

Se poi avete in mente di passare un capodanno diverso, prenotate per il 31 dicembre: dopotutto non capita tutti gli anni di festeggiare il nuovo anno con William Shakespeare.

- Titolo: "Shakespeare a parte!"
- In programmazione: al Teatro Arcobaleno, dal 27 dicembre 2011 all’8 gennaio 2012; da martedì a sabato alle ore 21.00; domenica alle ore 18.00; lunedì riposo
- Acquisto biglietti: online su atrapalo.it