Il progetto "Spell" nasce da un’idea di Alessandro Fea ed è finalizzato a esplorare le potenzialità sinergetiche che si sviluppano tra il suono e la voce. La sonorità e la parola si accompagnano reciprocamente lungo un percorso vocal-musicale, dando così vita a suggestive sensazioni, cercando nell’anima vera del teatro parlato e musicato il cuore dell’emozione.

Quest’anno il progetto è dedicato a una poetessa straordinaria che ultimamente è protagonista di una riscoperta teatrale, cinematografica e letteraria. Alda Merini è infatti al centro di questo spettacolo, con tutto il suo mondo, la sua terribile malinconia, la sua ossessionante ricerca d’amore, dal quale viene abbandonata nelle asettiche celle di un manicomio. Ma anche in un posto squallido e orribile come questo si può trovare l’amore, per gli altri e per se stessi, dando vita a versi ora di puro incanto e delizia, ora di feroce disperazione.

Grazie all’interpretazione di Michele Balducci, accompagnato dalle sonorità dello stesso Fea, "Spell - L’amore di Alda" dà vita a un intrecciarsi continuo di emozioni, a un aggrovigliamento di sensazioni e sentimenti che prendono corpo attraverso qualcosa di così astratto e sfuggente, come può essere la voce del corpo e quella della musica. Tra estensioni vocali ed elaborazioni sperimentali, la voce corre su un filo teso e altisonante, dotato di una strumentalità a volte elettrica, a volte dolce come può esserlo una nota ballata.

Alda Merini viene così omaggiata da un progetto che probabilmente vede nella sua poetica il massimo della sua capacità espressiva. Ci si trova così di fronte a un mondo rovinato su se stesso, dove la pietà è puro ricordo, la compassione è un fiore solitario in un giardino, la dolcezza un continuo sfiorare, rabbioso e delicato, le sfumature dell’essere.

 Titolo: "Spell - L’amore di Alda"
 In programmazione: al teatro Argot, dal 6 all’11 dicembre, alle ore 20.45, domenica alle ore 18.45
 Acquisto biglietti: online attraverso atrapalo.it