Studenti universitari in mutande contro Mussi
16 ottobre 2007, di Redazione Trova-Roma.com
 

«Fabiani se Mussi non ti ci ha mandato ti ci mandiamo noi». Recita così lo striscione che gli studenti di Azione universitaria hanno steso all’ingresso della facoltà di Lettere e Filosofia di Roma Tre in vista dell’arrivo del ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi. Armati di megafono e rumorosissimi fischietti, i giovani hanno due bersagli: il rettore Fabiani, che accusano di una «gestione personalistica e partigiana» dell’ateneo e lo stesso Mussi. «Da quando è ministro - spiegano i manifestanti - non ci sono più concorsi per docenti, le tasse universitarie sono aumentate, gli scandali e gli abusi dei baroni sono aumentati, sono diminuiti i fondi per i servizi e la ricerca».

IN MUTANDE - La protesta degli studenti è poi proseguita all’interno dell’aula magna dove una decina di giovani con fischietti hanno interrotto l’intervento del rettore. Alla cerimonia interverranno più tardi il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la presidente della Repubblica del Cile, Michelle Bachelet. Abbassandosi i pantaloni i ragazzi di Azione universitaria hanno mostrato la biancheria intima gridando «siamo tutti così: in mutande», poi rivolti al ministro ne hanno più volte chiesto le dimissioni. A spiegare i motivi della protesta Matteo Pedrella, membro del consiglio di amministrazione di ateneo, che lamenta il considerevole aumento delle tasse universitarie a fronte di servizi non all’altezza e non ultima la modifica dello statuto voluta dal rettore che consente di prolungare «praticamente all’infinito» il proprio mandato, ratificata dal ministro Mussi.