Totti operato: "me l’hanno gufata"
21 aprile 2008, di Redazione Trova-Roma.com
 

"Me l’hanno gufata, ma io tornerò più forte di prima". Francesco Totti dovrà star fermo per 4 mesi. Molto più di quelle giornate di squalifica evocate dopo i ’vaffa’ all’arbitro di Udinese-Roma: ma la sequenza cronologica, a detta del n.10 operato oggi a Villa Stuart per la rottura del legamento crociato, non è pura coincidenza. Piuttosto effetto dei gufi, come ha sostenuto lo stesso Totti prima di entrare in clinica, tra ironia e amarezza. Poi, a operazione conclusa, è ripartito l’ottimismo. "Sto già lavorando con la testa proiettata al recupero per tornare in campo il prima possibile, incrociamo le dita - le parole di Totti dal letto della clinica - La mia promessa è che lavorerò per affrettare i tempi. Tranquilli: tornerò presto e più forte di prima". Sono parole che raccontano di un giocatore pieno di voglia e determinazione. Per nulla abbattuto da un responso medico che non lascia spazio all’immaginazione: quattro mesi di stop forzato, appuntamento con i campi da gioco rinviato alla prossima stagione. L’unico rammarico del capitano giallorosso è per un "destino amaro che in due anni mi ha fatto subire due gravi infortuni. Me l’hanno gufata. In questa settimana si è detto che dovevo essere espulso, squalificato e invece, alla fine, mi sono rotto il ginocchio". Senza Totti, la Roma dovrà affrontare le ultime quattro partite di campionato più la semifinale di ritorno di Coppa Italia. Ma soprattutto, dovrà stare attenta a riprendersi in fretta dal duplice choc procurato dall’infortunio del suo giocatore simbolo e dal deludente pareggio casalingo col Livorno che ha quasi matematicamente consegnato lo scudetto nelle mani dell’Inter. Ma la preoccupazione di Totti, come detto ieri, ora non è il finale di campionato. La giornata dell’attaccante giallorosso è cominciata con l’arrivo a mezzogiorno a Villa Stuart. Il numero 10, in tuta e t-shirt, è stato preceduto dal medico sociale della Roma, Mario Brozzi, e dal preparatore atletico e amico personale, Vito Scala. Il numero uno dello staff sanitario romanista ha subito confermato quanto emerso dalla risonanza magnetica della sera precedente: "Si è trattato di una lesione parziale del legamento anteriore e oggi valuteremo se Francesco avrà bisogno di un’operazione". A distanza di un’ora dall’arrivo del giocatore, è giunto da Bologna anche il prof. Pier Paolo Mariani. Iniziale prudenza, poi con il consulto l’immediata certezza: serve l’intervento chirurgico. Così è subito scattata l’operazione recupero 2, dopo quella del 2006 per la frattura alla caviglia. Dopo avere ricevuto la visita da parte di mamma Fiorella, Totti è entrato in sala operatoria alle 15 esatte, proprio mentre i suoi colleghi calciatori iniziavano a giocare sui campi della seria A. La partita del numero 10, invece, quella contro il bisturi del prof. Mariani, è durata all’incirca un’ora ed è stata portata a termine con pieno successo, come spiegato subito dopo dallo stesso Mariani: "Abbiamo sostituito il crociato con una parte del tendine rotuleo e suturato la parte staccata del menisco. Le aspettative sono buone, Totti addirittura già comincia a muovere l’arto, la sua volontà poi la conosciamo tutti, e anche la sua forza. E’ fiducioso e sereno. Lo stop sarà di 4 mesi, ma tornerà a lavorare con lo staff tecnico tra un mese. Dovrebbe tornare a disposizione per il prossimo campionato e Champions League". Ma la voglia di calcio di Totti è tale che, appena arrivato nella sua stanza, si è subito piazzato davanti alla tv per vedere gol e azioni della serie A. Da lì avrà visto tanti colleghi e rivali inviargli gli auguri (dall’"in bocca al lupo" di del Piero al "forza Francesco" di Inzaghi) e soprattutto il 4-0 firmato Del Piero a Bergamo: "Ammazza che Juve...", la sua battuta. Gli amici lo descrivono già carico, in vena di battute e voglioso di bruciare i tempi di recupero. In serata, gli ultimi ad andare via dalla clinica, con il suocero (Ilary è a Milano per lavoro) saranno i figli, Cristian e Chanel, che ora si godranno il papà un po’ a casa. Per rivederlo invece correre sui campi di A, dovranno aspettare anche loro la prossima stagione.