Tre punti per la Roma contro il Catania 20 gennaio 2008, di Marco Di Cesare
È una Roma non perfetta, quella che ha battuto il Catania per 2-0 nell’ultima giornata del girone di andata: non perfetta, perché ha sprecato fin troppo, dopo il vantaggio iniziale, salvandosi grazie a due bei interventi di un Doni che sta diventando sempre più decisivo. Ciò che più conta, a questo punto, è aver staccato di altri due punti la Juventus, che è stata bloccata in casa dalla Sampdoria per 0-0.
I giallorossi devono pagare le assenze di Totti, Juan, Perrotta, Panucci e Perrotta, rispettivamente sostituiti da Vucinic, Ferrari, Giuly, Cicinho e Cassetti. Il Catania, di suo, deve rinunciare al centravanti Spinesi: mister Baldini opta per un tridente molto veloce e tecnico, con Mascara al centro e Martinez e Colucci (in non perfette condizioni fisiche) sulle ali, per non fornire punti di riferimento alla difesa giallorossa.
Ma prima di cominciare con il resoconto della partita, bisogna segnalare uno scontro tra tifosi fuori dallo stadio, prima della partita, probabilmente causato da tre romanisti: fortunatamente il computo finale segnala tre catanesi che hanno riportato lievi ferite.
Nei primissimi minuti la Roma si mostra stranamente timorosa, lasciando il pallino del gioco a un Catania ben messo in campo, ma, comunque, incapace di infastidire la retroguardia giallorossa. Però una delle solite accelerazioni previste dagli schemi spallettiani, porta, già al 7’, la squadra capitolina in vantaggio: Rodrigo Taddei si libera di Baiocco al limite dell’area e lascia partire un velenoso rasoterra di interno sinistro, che va a stamparsi contro il palo interno; sulla ribattuta si fa trovare pronto un lesto Giuly, che insacca nella porta sguarnita, dall’altezza del dischetto del rigore.
Ora i giallorossi appaiono meno contratti e cominciano a collezionare un più che discreto numero di chiare occasioni da gol. Al 18’ un pregevole assist di tacco, dopo un’azione sulla destra, libera l’accorrente Giuly al centro dell’area: il francese, trovando lo specchio della porta chiuso, velocemente appoggia per Mancini, che tira a colpo sicuro, trovando, però, la respinta di Baiocco, col portiere Polito ormai battuto. Passa un minuto e Vucinic, defilato sulla destra, supera il portiere in uscita e appoggia per Giuly che trova una deviazone della difesa. Al 23’ un gran tiro da lontano di Vucinic, praticamente da fermo, costringe Polito a una parata in due tempi.
Un minuto dopo è il Catania a farsi vedere in attacco, con un colpo di testa di Terlizzi, respinto in tuffo da Doni. Al 26’ Amantino Mancini spreca una ghiottissima occasione in contropiede, sbagliando la misura del pallonetto e non riuscendo a superare il portiere in uscita. Il buon momento del Catania viene sottolineato dall’intervento antisportivo di De Rossi, che va direttamente sull’uomo, disinteressandosi del pallone: il cartellino giallo estratto dall’arbitro Orsato gli costerà la prossima partita, contro il Palermo. E al 29’ un bello schema del Catania, su calcio di punizione, porta a un preciso tiro da fuori del difensore Silvestri: Doni deve superarsi, con una respinta da terra, per evitare il pareggio.
Comincia il secondo tempo: le due squadre entrano in campo con le stesse formazioni dell’inizio. Al 48’ Vucinic difende la palla in area e confeziona un bell’assist per Mancini che, in corsa, manda in cielo. Al 49’ un’altra azione per il Catania: un cross dalla destra raggiunge Mascara che, sulla fascia opposta, cerca il gol da cineteca, calciando al volo, mandando fuori, però, anche se non di troppo. Al 51’ ancora Mascara protagonista: l’attaccante stoppa con eleganza un lancio di Vargas, ma, di fronte alla porta, spedisce alto da buona posizione.
La Roma non si mostra sempre molto sicura in questi frangenti, ma ci pensa una nuova accelerazione di Taddei a mettere le cose a posto: il brasiliano parte in velocità, ma viene recuperato da Terlizzi; il difensore etneo, però, sbaglia clamorosamente e, piuttosto che passare al portiere, perde palla e viene costretto a un netto fallo in area ai danni del giallorosso. Sul dischetto si presenta De Rossi, cui Pizarro ha ceduto il posto: il romano insacca con un preciso e potente tiro che finisce sotto la traversa. Da questo momento in poi il Catania si spegne, mentre la Roma può confezionare qualche altra palla-gol. Al 62’ grande iniziativa di Giuly che punta la difesa avversaria: il tiro che ne esce non è dei migliori, comunque costringe Polito a una parata di piede. Al 73’ il folletto francese viene giustamente ammonito per simulazione in area. All’83 un potente tiro di Mancini viene deviato dal portiere con la punta delle dita. La partita viene chiusa da un bel tiro da fuori di Esposito (da poco entrato al posto del brasiliano), che finisce a pochi centimetri dal primo palo.
Pagelle della Roma.
Doni 7: insuperabile, come spesso ultimamente, evita il possibile 1-1 con due interventi quasi prodigiosi.
Cicinho 6: più attento in difesa, tranne che in un paio di occasioni, scende lungo la fascia destra solo quando è necessario.
Ferrari 6: poco impegnato, si fa notare soprattutto per l’assenza di sbavature.
Mexes 6.5: con la prolungata assenza di Juan, ridiventerà lui e solo lui il perno della difesa; oggi ha mostrato il suo repertorio fatto di piedi buoni in regia, delle solite tempestive chiusure e di proiezioni in attacco che mai squilibrano l’assetto generale della squadra.
Cassetti 6.5: sempre pronto in difesa, si fa valere anche quando attacca.
De Rossi 6.5: solita protezione di fronte alla difesa, calcia il rigore che porta al gol della sicurezza; peccato per l’ammonizione che gli costerà la gara col Palermo.
Pizarro 6.5: regia precisa e mai lenta, non commette alcun errore.
Taddei 6.5: lavoro oscuro quando serve, è decisivo in entrambe le azioni che portano ai gol. Dal 67’ Aquilani: sv, ma tutti siamo contenti per il suo ritorno all’Olimpico, dopo quattro mesi di assenza.
Giuly 7: migliore in campo, compare e scompare, agli occhi degli avversari, divenendo imprendibile; se fosse stato ancora più preciso sotto porta, avrebbe messo a segno la partita perfetta. Dal 76’ Antunes: sv.
Mancini 5.5: in attacco si fa spesso trovare al posto giusto e al momento giusto, ma sbaglia molto, anzi troppo. Dall’86’ Esposito: sv.
Vucinic 6.5: non si capisce perché i tifosi romanisti abbiano preso di mira un giovane dalle molte qualità calcistiche, messe in mostra anche oggi.
Allenatore Spalletti 6.5: la Roma riesca a giocare a memoria, nonostante le molte assenze.
Pagelle del Catania.
Polito 6.5: non ha colpe sui gol e, anzi, è grazie ai suoi interventi che il Catania può a lungo sperare di agguantare il pareggio.
Sardo 6: uno dei pochi a mostrare segni di vitalità, soprattutto in attacco.
Silvestri 5: viene spesso puntato dai trequartisti giallorossi, senza riuscire a limitare i danni.
Terlizzi 4.5: le sue colpe maggiori sono legate al rigore regalato alla Roma.
Vargas 5: molto atteso, non difende con la dovuta efficacia; le rare volte che sale sulla sinistra, però, crea qualche pericolo per la retroguardia giallorossa.
Baiocco 5.5: ci mette impegno e corsa, ma non può molto contro Giuly.
Biagianti 6: non demerita. Dal 61’ Giac. Tedesco 5.5: non riesce a far cambiare marcia ai suoi.
Izco 5.5: mai nessuno spunto degno di nota. Dal 61’ Edusei 5.5:
Martinez 5: la sua classe non riesce mai a trovare spiragli per mettersi in mostra. Dal 57’ Spinesi 5: dovrebbe aggiungere maggiore peso in attacco per infastidire i centrali romanisti, ma in campo sembra un fantasma.
Mascara 5.5: è l’unico tra gli attaccanti catanesi a farsi vedere dalle parti di Doni, ma è, comunque, alquanto impreciso.
Colucci 5: totalmente inesistente, probabilmente anche a causa delle non perfette condizioni fisiche.
Allenatore Baldini 5.5: il Catania soffre molto le folate romaniste, forse anche a causa della stanchezza ingenerata dagli impegni ravvicinati.
Arbitro Orsato 6.5: partita forse non difficile da arbitrare, ma, di sicuro, lui è stato perfetto.
Marco Di Cesare |