UNA LAZIO SENZA MORDENTE PAREGGIA A SIENA 2 dicembre 2007, di Carlo Gualandri
Davanti a circa 12.000 spettatori e senza tifosi al seguito per motivi di ordine pubblico, la Lazio delude e pareggia 1 a 1 con l’ultima in classifica, il Siena del neo allenatore Beretta
I Biancazzurri si presentano in campo con Ballotta in porta (oggi capitano per la contemporanea assenza di Zauri e Rocchi), Stendardo e Cribari difensori centrali, coadiuvati da Behrami e Kolarov ai lati, Ledesma, Mudingayi, e Firmani sulla linea di centrocampo, e Meghni libero di spaziare dietro le due punte Pandev e Makinwa.
Arbitra il sig. Antonio Giannoccaro, alla sua 24° direzione di gara in serie A.
Vediamo nel dettaglio come è andata la partita:
7’- Tomas Locatelli si spinge in avanti sulla destra e dal limite dell’area di rigore tira di sinistro. Para Ballotta senza problemi.
13’- Ancora il Siena in avanti: cross dalla destra verso l’area piccola dove è appostato Frick, che indisturbato colpisce di testa ma manda di poco alto.
14’- Si vede la Lazio: incursione di Pandev sulla destra, traversone a centro area dove Meghni gira fuori di poco.
17’ e 21’- Ammoniti prima Stendardo per i capitolini e poi Paul Codrea, colpevole di un fallo su Makinwa, tra i toscani.
22’- Goran Pandev approfitta di un errore difensivo e ruba palla al vertice destro dell’area di rigore senese; avanza indisturbato e a tu per tu col portiere Manninger lo trafigge con un perfetto rasoterra di sinistro che si insacca alla destra dell’estremo difensore austriaco. 0 a 1!
25’- Il Siena si riversa in avanti: Maccarone gira fuori sul primo palo.
26’- Ammonito Mudingayi.
31’- Grave errore di Ballotta in uscita che si fa sfuggire il pallone come fosse una saponetta! Maccarone appostato poco distante non ha difficoltà a depositare in rete. 1 a 1.
34’- La difesa del Siena respinge fuori area un pallone insidioso che però viene intercettato da Firmani; il romano fa partire un gran destro che si infrange sul palo! Sulla ribattuta Makinwa deposita in rete, ma da posizione di off-side.
A differenza di mercoledì contro l’Olympiacos, c’è da dire che i ragazzi di Delio Rossi limitano molto di più il ricorso ai traversoni in area di rigore. Lo schema odierno più usato è la discesa in avanti di Ledesma con conseguente appoggio a Mudingayi il quale allarga spesso sulla destra per Behrami o Meghni e passaggio finale a Pandev o Makinwa, alla ricerca appunto di una incursione in area con passaggi rasoterra. Quando invece la palla arriva sui piedi dell’avanzante Kolarov, è spasmodica la ricerca del tiro potente da parte del serbo! Va bene che è dotato di un gran sinistro, ma provarci addirittura dalla bandierina di calcio d’angolo ci sembra eccessivo!
Nel secondo tempo Valon Berhami resta negli spogliatoi. Al suo posto in campo il ventinovenne difensore argentino Lionel Scaloni.
Il ritmo della partita cala ulteriormente, quasi che le due squadre fossero paghe dell’1 a 1.
61’- Tiro di Locatelli disturbato da Firmani in chiusura difensiva: para Ballotta.
64’- Doppia sostituzione: nel Siena entra Jarolin ed esce Codrea; per la Lazio esce l’infortunato Meghni ed entra Stefano Mauri.
72’- Ancora pericoloso il Siena: punizione dal limite di Daniele Galoppa di poco fuori.
73’- Avvicendamento Rocchi- Pandev.
77’- Si rivede la Lazio: grande occasione per Firmani, che da posizione favorevolissima e a porta sguarnita manda incredibilmente alto sulla traversa.
78’- Fortunoso rimpallo sullo stinco di Frick: la palla schizza verso la porta laziale e, con Ballotta battuto, sfiora il palo alla sua sinistra andando a depositarsi a fondo campo.
83’- Ammonito Vergassola per fallo su Ledesma.
86’- Esce uno stanco Maccarone nelle fila del Siena, ed entra l’ex romanista Corvia.
La partita si chiude all’insegna dei Biancazzurri, che hanno due clamorose occasioni per riportarsi in vantaggio:
90’- Colpo di reni di Manninger che salva su una deviazione ravvicinata di Tommaso Rocchi.
92’- Punizione da sinistra di Kolarov che pesca Cribari. Quest’ultimo gira di testa e sfiora il palo alla sinistra dell’estremo difensore senese.
LE PAGELLE DEI BIANCAZZURRI
BALLOTTA 5 Imperdonabile l’errore che ha portato al gol del pareggio del Siena
STENDARDO 6 Ordinaria amministrazione in difesa, ha poche occasione per spingersi in avanti e colpire di testa
CRIBARI 6 Onesta partita difensiva
BEHRAMI 6 Tenta di spingere sulla fascia destra ma senza grossi risultati. Sostituito da Scaloni nella ripresa
KOLAROV 5.5 Parecchi errori in appoggio e quasi mai pericoloso sui calci piazzati
LEDESMA 5.5 Spento, assente a volte insicuro: spariamo torni ai livelli dello scorso Campionato
MUDINGAYI 6 Corre e s’impegna, ma rimedia la solita ammonizione a metà del primo tempo
FIRMANI 6 Sfortunato nel primo tempo quando colpisce il palo, impreciso nel secondo, quando sbaglia un gol quasi fatto
MEGHNI 5. Non trova lo spunto decisivo e si infortuna nel secondo tempo.
PANDEV 6.5 Il migliore dei laziali. Corre imposta rifinisce e segna un gol di rapina. Sostituito al 73’ da Rocchi.
MAKINWA 4.5 Il peggiore in campo. Mai pericoloso sempre fuori dalle azioni importanti. Si fa trovare in fuorigioco quando ribadisce in rete su palo colpito da Firmani, sempre macchinoso e mai in grado di saltare il diretto avversario. Zero gol quest’anno. Non era forse meglio far entrare Rocchi al suo posto, invece di sostituire Pandev?
SCALONI (dal 45°) 6. Subito in partita e sempre pronto ad aiutare la squadra. In crescita.
MAURI (dal 64°) s.v. Forza Stefano! Ritrova presto la condizione migliore!
Rocchi (dal 73°) s.v. A momenti sigla il gol vittoria proprio allo scadere; Manninger si salva con uno strepitoso colpo di reni.
ALLENATORE, Delio Rossi 5.5. Speriamo riesca presto a far esprimere alla squadra il gioco spumeggiante dello scorso anno.
ARBITRO, sig. Antonio Giannoccaro 6. Senza lode ne peccato
P.S. Un elogio particolare per il fair play dimostrato dai giocatori della Fiorentina, che alla fine della partita persa 2 a 0 contro l’Inter, hanno atteso gli avversari all’ingresso degli spogliatoi e hanno stretto loro la mano, come si usa nelle partite di rugby, esempio di agonismo e di civiltà. Speriamo di continuare così.
di Carlo Gualandri |